UFO E NUCLEARE, IL PENTAGONO INDAGA UFFICIALMENTE SU ALCUNI INSPIEGABILI INCIDENTI

AARO, il nuovo ufficio UFO del Pentagono sta indagando su alcuni resoconti storici in cui oggetti volanti sono riusciti ad interferire inspiegabilmente con importanti silos di missili nucleari. Un interesse di questo genere da parte delle istituzioni governative non si presentava, almeno pubblicamente, da 50 anni. Cosa sta accadendo?

L’argomento UFO è sempre stata una teoria marginale e oggetto di scherno e derisione. Sembra però che da qualche anno a questa parte scienziati, governi e militari stanno finalmente prestando al fenomeno la meritata attenzione. Non sono ancora del tutto chiare le motivazioni che stanno spingendo questo cambio di presa di posizione, ma certamente devono esserci interessi molto poco raccomandabili se si esegue un serio ed oggettivo studio della storia moderna ufologica e lo si confronta al modus operandi, da sempre adottato, dai poteri centrali, che tutto vogliono fuorché una rivelazione seria e concreta della verità.

Ora quindi che gli UFO sembrano non essere più considerati come un fatto di semplice cospirazione, si stanno riesaminando i rapporti sugli avvistamenti ufologici del passato in un’analisi che pare voler coinvolgere anche il pubblico, con un’attenzione particolare alla loro correlazione con l’energia nucleare. Un accostamento spesso considerato come un qualcosa da non dover essere mai essere riportato all’attenzione del popolo, e forse perché, in effetti, fornirebbe la definitiva comprensione della fenomenologia ufologica.

Eppure, nel corso degli anni, sono state fatte molte affermazioni sul coinvolgimento degli UFO nel disarmo delle armi nucleari. Queste affermazioni sono spesso fatte da personale militare che afferma di aver assistito a UFO che si libravano su siti missilistici nucleari, o aerei con armamenti nucleari a bordo, in corrispondenza di inspiegabili disattivazioni delle armi stesse.

Il governo degli Stati Uniti non ha mai riconosciuto ufficialmente tali incidenti e gli scettici hanno sempre sottolineato che potrebbero esserci molte altre spiegazioni per i malfunzionamenti dei sistemi di armi nucleari, come guasti alle apparecchiature o errori umani, sebbene, nonostante tutte le indagini eseguite, non sia mai stata trovata alcuna spiegazione per l’arresto dei missili.

Tuttavia, alcuni ricercatori UFO hanno sempre ritenuto che questi incidenti potrebbero essere la prova dell’interferenza extraterrestre negli affari umani, e una grande moltitudine di documenti ed analisi confermano con assoluta certezza tale ipotesi, ormai divenuta verità accertata

Succede intanto che, qualche giorno fa, l’ex ufficiale di lancio di missili balistici intercontinentali dell’aeronautica statunitense Robert Salas ha parlato nuovamente di alcuni strabilianti eventi al quale ha assistito, ma questa volta lo ha fatto presso l’Ufficio per la risoluzione delle anomalie su tutti i domini del governo degli Stati Uniti o AARO (All-domain Anomaly Resolution Office), la nuova organizzazione istituita dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) nel febbraio 2021, la quale afferma di voler mirare a migliorare la capacità dei militari di identificare e rispondere a eventi anomali che si verificano in vari domini, tra cui terra, mare, aria, spazio e cyberspazio.

Robert Hastings, un esperto di fama mondiale, che per oltre 40 anni ha intervistato 167 veterani militari che sono stati implicati in vari incidenti UFO in siti missilistici statunitensi, strutture di stoccaggio di armi e siti di test di bombe nucleari, ha rivelato pochi giorni fa che gli era stato chiesto da Sean Kirkpatrick, il direttore della AARO, di metterlo in contatto con Robert Salas, Robert Jacobs e altri 9 testimoni di eventi simili.

Robert Hastings, ricercatore UFO

Robert Salas, é un ex capitano dell’USAF che all’epoca era il comandante dell’equipaggio dei missili nucleari, ed era sul posto quando nel 1967 gli ICBM divennero inutilizzabili, in coincidenza con le chiamate del personale di sicurezza in superficie che dissero di aver osservato un oggetto volante non identificato che si librava vicino al cancello della struttura.

L’ex capitano dell’USAF Robert Salas

Il dottor Robert Jacobs invece, è un altro ex ufficiale. il quale è stato chiamato dalla AARO a proposito di un video in 35 mm che ha girato per l’Air Force nel 1964 e nel quale è stato catturato un disco volante mentre sparava ad un missile lanciato in aria distruggendolo.

Hastings ha dichiarato a proposito: “Suggerii che lo staff di Kirkpatrick contattasse, per la prima volta, Robert Salas, l’ex ufficiale di lancio di missili balistici intercontinentali della US Air Force, che era stato in servizio durante un incidente a Malmstrom, nel Montana, il 24/25 marzo 1967, quando un UFO arancione a forma di disco si librava sopra il cancello principale dell’ Oscar Flight Launch Control Facility”.

Una ricreazione grafica dell’UFO che nel 1966 paralizzò alcuni armamenti nucleari.

“In tale occasione”, ha continuato Hastings, “pochi secondi dopo che una delle guardie della polizia di sicurezza di Salas ha chiamato freneticamente la capsula di lancio per riferirgli circa l’UFO, tutti e dieci gli ICBM sono caduti offline, uno dopo l’altro. In altre parole, non erano lanciabili e ci sono volute diverse ore per ripararli.”

Sebbene venne immediatamente avviata un’indagine dai militari e siano stati compilati voluminosi rapporti, non è stata ancora trovata alcuna spiegazione per l’arresto dei missili.

Salas e i suoi colleghi hanno affermato di essere stati intervistati subito dopo da agenti dell’Office of Special Investigations dell’Air Force e costretti a firmare accordi di non divulgazione

Ma nel 1996, Salas, spinto dalla grande importanza dell’accaduto e dall’apparente disinteresse dimostrato dal governo americano, ha deciso di rompere il silenzio scrivendo un articolo sull’incidente, e nel 2010 insieme ad altri ex funzionari militari hanno tenuto una conferenza stampa televisiva a Washington DC raccontando gli straordinari eventi ai quali avevano assistito.

Jacobs, ha invece testimoniato alla AARO, sempre nel mese di febbraio dell’anno in corso, che era a capo di una squadra che filmava i lanci di missili di prova alla base aerea di Vandenberg, in California, negli anni ’60. L’ex ufficiale ha affermato di aver rivisto il filmato, da lui prodotto, di un lancio del 15 settembre 1964 in cui un disco è volato fino al missile in movimento, gli ha sparato contro una serie di raggi e si è allontanato a tutta velocità, facendo cadere a terra la testata distrutta.

“È successa la cosa più sorprendente”, ha raccontato Jacobs in una recente conferenza pubblica avvenuta presso il National Press Club di Washington, in cui erano presenti anche Salas e altri veterani testimoni di eventi simili. “Il missile stava volando, andava a circa 8.000 miglia all’ora ora, quando, all’improvviso, un oggetto è entrato nell’inquadratura, ha raggiunto la testata del missile, gli ha girato intorno e ha sparato un raggio di luce sulla parte superiore della testata. Si è poi diretto sulla parte anteriore della testata e ha sparato un altro raggio di luce. È poi sceso sotto la testata e ha sparato un altro raggio di luce. Ha fatto nuovamente un giro intorno alla testata del missile, ha sparato un altro raggio di luce, e poi è volato fuori dall’inquadratura nello stesso modo in cui era entrato. A quel punto, la testata è caduta dallo spazio”, ha detto Jacobs, soffermandosi nuovamente e con grande enfasi sul fatto che tutto questo era accaduto mentre il missile viaggiava a circa 8.000 miglia all’ora.

Qui sotto la riproduzione grafica dell’evento

“Aveva la forma di un disco volante”, ha aggiunto Jacobs. “Com’è potuta accadere una cosa del genere? Quella cosa era lassù. L’ho visto, era su pellicola. La mia visione del mondo cambiò improvvisamente, ma ricevetti l’ordine di non parlare mai di quanto accadde“.

A Jacobs infatti, venne ordinato di tacere riguardo il filmato dal suo capo, il maggiore Florenze J. Mansmann, il quale ebbe occasione di visionarlo con lui in un incontro in cui erano presenti due ufficiali della CIA

Mansmann, che morì nel 2000, confermò il resoconto in una lettera del maggio 1987 al ricercatore UFO Scott Crain, e disse di aver visto il video quattro volte prima che gli ufficiali della CIA lo spedissero in una località segreta sulla costa orientale.

Florenze J. Mansmann

“Ho ordinato al tenente Jacobs di non discutere di ciò che ha visto con nessuno a causa della natura del lancio, del fallimento della missione di lancio e della probabilità che la strumentazione ottica (il filmato) mostrasse un’interferenza con i normali schemi di lancio”, ha scritto Mansmann.

Ma quali sono le vere motivazioni che spingono a mettere in pratica tale congiura del silenzio? Cosa è che spaventa cosi tanto i poteri centrali? La motivazione é facilmente individuabile in realtà. E palesemente chiaro ormai che questi abbiano ben compreso il forte rischio che corrono di esser sovvertiti da un potere enormemente più grande.

La lettera del maggiore Florenze J. Mansmann – PAGINA 1/2
La lettera del maggiore Florenze J. Mansmann – PAGINA 2/2

Sta di fatto comunque che da quando avvennero gli eventi qui sopra narrati nessuno di questi testimoni era stato più ascoltato da enti ufficiali, anzi ha prevalso per oltre 50 anni una misera e spaventosa opera di insabbiamento, e l’assistere ad un cambio di metodologia così drastico e controverso fa sicuramente molto riflettere. E dovrebbe farci comprendere quanto ogni sorta di speranza circa l’esistenza di un reale interesse da parte dei governi nel voler rivelare tutta la verità debba rimanere solo una vana e illusoria conclusione. Questo perché gli intenti pronunciati sono in realtà ben altri rispetto a quelli che ci si potrebbe aspettare. Ma è anche vero che bisogna comunque sempre cercare di cogliere le opportunità del caso, anche in contesti particolarmente controversi come questo.

In effetti per gente come Robert Salas, Jacobs, Hastings ed altri, ed è più che comprensibile, il ricevere finalmente la considerazione che meritano rappresenta un fatto di grande soddisfazione personale, poiché soprattutto li aiuta a lenire, in un qualche modo, quel grande bisogno di raccontare al mondo di una realtà così grande e profonda, la quale rappresenta sicuramente un macigno troppo pesante da poter portare sulle proprie spalle nel corso di una vita interamente dedicata al voler far luce sugli eventi.

Salas non ha infatti esitato a mostrare, con grande entusiasmo, l’e-mail in cui lo staff dell’AARO lo ha contattato ringraziandolo per il contributo riportato nel testimoniare ciò al quale aveva assistito nel 1967.

Salas, oggi 82enne, ha detto: “Sono più di 50 anni che voglio raccontare la mia storia a un’agenzia governativa. È stato un grande sollievo. Ho fornito loro un rapporto completo sugli incidenti di Malmstrom”.

“Voglio trasmettere un grande ‘grazie’ dal team AARO”, diceva invece l’e-mail. “La sua dedizione a questo problema, le risorse, il tempo e l’energia che ha investito nella ricerca e nella documentazione della sua esperienza e degli eventi associati sono molto apprezzati. Sono lieto che siamo stati finalmente in grado di documentare queste prove nel registro dell’intelligence e includeremo queste informazioni nella nostra indagine come divulgazione autorizzata (IAW) in conformità con il FY23 NDAA (National Defense Authorization Act).”

“Spero che i contributi collettivi di patrioti come lei e l’attuale livello di interesse e di investimenti del governo possano fornire risposte alle domande che i cittadini del nostro paese hanno formulato per così tanto tempo”, ha concluso la mail.

Chissà però, dove sia stato finora il governo americano, soprattutto in questi ultimi 50 anni. E chissà come mai ancora oggi sembrano tutti cadere dalle nuvole.

Sebbene la maggior parte delle persone siano completamente all’oscuro della connessione tra UFO e Armi Nucleari, questa è una verità ormai assodata, poiché avallata anche da moltissimi documenti ufficiali. I file declassificati di FBI, CIA e US Air Force, tramite il Freedom of Information Act, mostrano una costante attività UFO presso i siti nucleari militari americani, a partire dal dicembre 1948. Pure vari documenti declassificati del Ministero della Difesa sovietico confermano che tali incidenti si siano verificati anche nella ex URSS.

Eppure nella conferenza pubblica sugli UFO del Congresso (la prima dopo più di 50 anni), avvenuta nel maggio dell’anno scorso, quando i funzionari dell’intelligence Scott Bray e Ronald Moultrie sono stati interrogati da un sottocomitato della Camera circa l’inspiegabile arresto delle armi nucleari avvenuta nella base di Malmstrom, in cui operava Salas, dissero di non saperne nulla.

Open C3 Subcommittee Hearing on Unidentified Aerial Phenomena
Il video dell’audizione pubblica del Congresso degli Stati Uniti sull’esistenza e le caratteristiche dei “fenomeni aerei non identificati” (UAP)

Alla domanda sull’incidente, Bray ha dichiarato: “Quei dati non sono in possesso della task force UAP…Ho sentito storie, non ho visto i dati ufficiali al riguardo”.

Peccato che Salas avesse dichiarato di aver segnalato l’evento in quello stesso momento in cui accadde, e ne riferì più volte alla task force UAP del governo nel 2021.

“Dopo la conferenza, ho contattato qualcuno che era in contatto con la Task Force UAP. La risposta che ho ricevuto è stata “Conosciamo già la tua storia, quindi a meno che tu non abbia qualcosa di nuovo, non abbiamo bisogno di sentire quello che hai da dire”.

Ed ecco ad esempio un documento dello Strategic Air Command rilasciato ai sensi del Freedom of Information Act (FOIA) afferma che “tutti e dieci i missili in volo a Malmstrom hanno perso l’allerta strategica entro dieci secondi l’uno dall’altro” .

Ed inoltre, perché i funzionari governativi e non si ostinano ancora a recitare la parte di quelli che non hanno informazioni sulla correlazione tra UFO ed energia nucleare? Ci siamo forse dimenticati delle varie analisi condotte sul tema? Come ad esempio i risultati di uno studio, datato 3 settembre 2015, e pubblicato sul sito ArXiv, che attraverso numerosi studi scritti da ricercatori accademici e scienziati, conferma in assoluto l’effettiva correlazione tra i due fenomeni.

Un fotogramma del documento “Spatial Point Pattern Analysis of the Unidentified Aerial Phenomena in France” – CLICCA PER ACCEDERE AL DOCUMENTO

Lo studio, intitolato Spatial Point Pattern Analysis of the Unidentified Aerial Phenomena in France, è stato scritto da tre universitari francesi, tra i quali troviamo un membro del GEIPAN (Groupe d’Études et d’Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), ente in seno all’agenzia governativa transalpina CNES (Centre national d’études spatiales), l’equivalente francese della NASA statunitense.

Un rapporto estremamente preciso, supportato dall’Agenzia Nazionale delle Ricerche di Francia, e che utilizza gli strumenti e i metodi della precisa statistica spaziale, concentrandosi sui cosiddetti PAN di categoria D (PAN acronimo francese che sta indicare i cosiddetti Phénomènes Aérospatial Non identifié, ossia fenomeni aerospaziali non identificati, mentre la categoria “D” è ascrivibile a quei fenomeni che, al termine dell’indagine, sono assolutamente “non spiegabili”, e in Francia rappresentano il 22 percento circa).

Nelle conclusioni di questo documento, che appaiono a pagina 18, gli autori Thibault Laurent (ingegnere statistico), Christine Thomas-Agnan (professore di matematica all’Università di Tolosa) e Michael Vaillant (informatico ed esperto del GEIPAN) scrivono che Il legame tra le attività nucleari e i PAN di tipologia D, a lungo sospettata, è ora per la prima volta misurata. Questo collegamento è sorprendentemente alto. Abbiamo anche scoperto una forte correlazione tra PAN di tipo D e siti contaminati”.

Pagina 18 – CLICCA PER ACCEDERE AL DOCUMENTO

Un documento quindi, che certifica tutte quelle testimonianze “extra-francesi” che nel passato hanno parlato di avvistamenti UFO sopra le centrali nucleari e sopra i siti di stoccaggio e lancio di missili ad ogiva nucleare, e che sicuramente, se affiancato a tutti gli altri studi, testimonianze e analisi eseguite nel tempo, non giustifica affatto l’atteggiamento dimostrato dal governo americano circa tale fantomatica ignoranza sul tema.

Sono quindi questi gli elementi, tra i tanti altri, che mi spingono a dubitare fortemente che si riesca a ricavare qualcosa di buono da tutta questa delirante pantomimica.

Le testimonianze e i documenti sono innumerevoli ormai, e il loro disarmante contenuto, seppur sia da sempre rimasto chiuso a chiave nel cassetto di una qualche remota scrivania, annientano e sovrastano l’assordante silenzio e le molteplici falsità pronunciate finora.

E a questo punto, avviandoci alla conclusione di questo articolo, vorrei riallacciarmi alla conferenza citata qualche riga fa, quella avvenuta ad ottobre dello scorso anno presso il National Press Club di Washington, poiché desidero riportare un ulteriore importante testimonianza e alcune interessanti riflessioni espresse da altri veterani che hanno assistito, anche loro, a strani avvenimenti in cui alcuni UFO hanno interferito con armi nucleari. 

National Press Club Event - UFO's and Nukes [October 19, 2021] Live Stream [Contact Tour]
Video della conferenza avvenuta nell’ottobre 2021 presso il National Press Club di Washington

Come David Schindele, ex capitano dell’USAF, il quale, durante tale conferenza, ha raccontato di quando, nel settembre 1966, presso la Minot Air Force Base, nel North Dakota, fu coinvolto in un incidente in cui, anche in tale occasione, dieci missili ICBM furono messi offline mentre un oggetto volante non identificato si librava appena fuori dal cancello principale della struttura.

L’ex capitano dell’USAF David Schindele

Schindele ha inoltre espresso delle riflessioni molto importanti, riportando il proprio sentimento di frustrazione per la portata storica limitata delle valutazioni fatte dalla Task Force UAP della Marina nel suo rapporto all’inizio dello scorso anno.

E parlando di altri testimoni che hanno partecipato ad incidenti storici che coinvolgono UFO in impianti nucleari, ha riferito di dubitare fortemente che si faranno avanti, evitando quindi di parlare delle loro esperienze anche dopo decenni, a causa dei loro giuramenti al governo.

“Siamo tutti orgogliosi della nostra integrità e l’Air Force ha fatto affidamento su di noi per questo”, ha detto Schindele. “Tuttavia, l’Air Force non è stata onesta con il Congresso e il pubblico americano. L’Air Force continua con questa proclamazione che gli UFO non esistono o rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale. Sono stato tenuto in ostaggio di entrambe quelle bugie per circa 40 anni, ed è giunto il momento che la verità venga fuori e venga rivelata. Il Congresso e la comunità dell’Intelligence hanno una responsabilità qui”, ha aggiunto Schindele, “e altri devono essere liberati dall’onere di nascondere la verità”.

Sebbene infatti recenti sforzi legislativi sembrino dimostrare che molti politici a Washington stiano prendendo sul serio la questione degli UFO, il Dr. Robert Jacobs, un altro veterano presente durante la conferenza come testimone, ha affermato che gli eventi a cui lui e i suoi compagni militari hanno assistito hanno implicazioni molto più ampie.

Robert Jacobs

“Questo non ha niente a che fare con la politica”, ha detto Jacobs. “Questi incidenti sono parte dell’evento più importante nella storia dell’umanità”, ha poi continuato terminando con un’affermazione molto chiara e diretta: “Non siamo soli”.

Per i militari veterani come Salas, Jacobs ed altri insomma, è ora che questi incidenti ricevano una seria attenzione, non solo dal governo degli Stati Uniti, ma anche dal mondo intero. Poiché appunto il rischio è quello che tale grande ed improvviso movimento attorno alla tematica sia mosso soprattutto da questioni politiche e programmi personali. E di certo ci sarebbe poco di cui meravigliarsi. Siamo forse di fronte al più grande segreto mai tenuto nascosto all’umanità intera, e di certo tale terribile insabbiamento non potrà protrarsi ancora a lungo ormai. Poiché d’altronde, seppur si possa ancora riuscire a nascondere al popolo i fatti, le prove e le testimonianze, nessuno ha e avrà mai il potere di negare l’esistenza di tali straordinari velivoli sul quale è assolutamente impossibile esercitare una qualsiasi forma di controllo. Come neanche si potrà continuare a negare, ancora per molto, la verità sulla visita extraterrestre, la quale, che lo si voglia accettare o meno, è ormai verità accertata, così come il messaggio correlato è assolutamente chiaro e preciso. Il volersi ostinare ad utilizzare una tale fonte di morte e distruzione come l’energia nucleare, può significare solo una cosa, ossia esporsi inesorabilmente ad un grave, imminente ed inevitabile rischio di estinzione di massa. Cosa che certamente tali meravigliosi esseri extraplanetari non permetteranno…ma questa è tutta un altra storia.

L’unico mio timore? Che presto si inizi a raccontare la menzogna che tratta di civiltà extraplanetararie intenzionate ad usare l’energia nucleare contro la razza umana. Che poi d’altronde ultimamente le parole UFO e MINACCIA viaggiano troppo spesso accoppiate tra i “titoloni” dell’informazione di regime.

Andrà quindi cosi? Vedremo…l’importante è iniziare a prendere consapevolezza di tale possibilità e non farci cogliere impreparati. Comunque sia, qualsiasi cosa dovrà accadere, una cosa è certa, la Verità avrà a breve il suo definitivo trionfo.

“La loro capacità di disabilitare tutti e 10 i missili balistici intercontinentali in pochi secondi, penso sia stato un messaggio riguardante la nostra follia nell’avere armi nucleari in primo luogo, e dovremmo sbarazzarcene.”

Robert Salas

Chiunque sia a bordo di queste navi sta inviando un segnale a Washington e Mosca, avvisandoli che stiamo giocando con il fuoco. Il solo possesso di armamento nucleare minaccia la razza umana e l’integrità dell’affare planetario”.

Robert Hastings

Articolo di Sante Pagano, 6 Marzo 2023


PER APPROFONDIRE:

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