UNITI PER L’ OPERA

Questo è quello che il Padre e allo stesso tempo Giorgio vuole: l’unione dei fratelli. Unione per la causa, per il bene comune: per l’Opera! Questo ci ha spinto a fare cinque ore di viaggio con due bambini nella giornata di Santo Stefano verso Fermo (FM) 26 Dicembre 2019


Anche se stanchi dal viaggio non vediamo l’ora di rivedere e abbracciare i fratelli conosciuti da quando siamo entrati a far parte dell’associazione culturale Progetto Coscienza Cosmica, capitanata dal nostro caro fratello Sante Pagano. Quindi arrivati in hotel, lasciamo in tutta fretta i bagagli e scendiamo nella sala a prendere posto e salutiamo i primi arrivati.


I relatori della giornata sono Giovanni Bongiovanni, Pier Giorgio Caria, Matias Guffanti, Sonia Bongiovanni e Giorgio Bongiovanni.
Si inizia con Pier Giorgio Caria che ci informa che Giorgio, a causa delle sanguinazioni avute nella notte del 24 Dicembre, che lo hanno molto provato, non sa se riuscirà a esserci… La notizia ci rattrista sia per il fatto di non vederlo che per il solo pensiero della sofferenza che ha sopportato quella sera, ma in noi è accesa la speranza di sentirlo e vederlo. Dal pubblico scaturiscono domande per il relatore, alle quali risponde in modo, come sempre, preciso ed esaustivo.
Si continua con Giovanni Bongiovanni, presidente e responsabile dell’associazione onlus FUNIMA INTERNATIONAL, che espone il resoconto dell’ultimo viaggio in Argentina e del progetto “Agua del Cielo”, approvvigionamento idrico per la comunità El Pelicano di Santa Victoria Este, che consiste nella costruzione di una struttura di recupero di acqua piovana. L’opera si sta realizzando con tutti i sostenitori, volontari e amici di Funima. Attualmente la comunità recupera e usa acqua presa da pozze contaminate createsi in seguito all’esondazione del fiume Pilcomayo.

Entrano Sonia Bongiovanni e Matias Guffanti. Sonia è la fondatrice e presidente del movimento culturale giovanile OUR VOICE, gruppo di giovani che lotta per una società più giusta tramite l’arte, la musica e la recitazione. Il loro prossimo spettacolo sarà a Macerata il 24 Gennaio, dal titolo “Giuro Fedeltà”, che parlerà della costituzione italiana e di come viene violata da parte dello Stato e dei cittadini. Nel tempo sono diventati un movimento internazionale, sono presenti infatti anche in Sud America dove Matias Guffanti è il responsabile. Lottano per la difesa dei popoli indigeni e contro tutte le dittature, infatti Matias ci presenta il rappresentante del “popolo del Guaranà”, ci dice che il solo fatto di parlare del popolo sofferente lo fa star male e commuovere; è scampato alla morte più volte, ha perso la prima moglie e il figlio. Ci informa dell’accordo con l’università di epidemiologia, per certificare le medicine indigene naturali (medicina antica) così da riconoscere e rispettare il diritto intellettuale e non ripetere i vari furti di pratiche antiche rivelate dagli avi agli occidentali, i quali promettevano benessere ed emancipazione del popolo… ma senza risultati. Le ultime sue parole sono state da brividi, paralizzanti che hanno fatto commuovere tutto il pubblico “Se la fine del mondo arrivasse, il sole cadesse, il pianeta rimanesse nel buio, noi indigeni insegneremo a voi bianchi come camminare nel buio e farvi capire che siamo fratelli vostri”.

Dopo la pausa “con un buon caffè del Guatemala” ci informano che Giorgio è in arrivo. Ammettiamo di esserne molto contenti, ma appena lo vediamo il dolore prende il posto della gioia: Giorgio sta visibilmente molto male, è stanco, l’ultima sanguinazione lo ha davvero provato. Nonostante ciò riesce lui a consolare noi con il suo messaggio di Natale, messaggio forte che riempie di speranza: “…PREPARATEVI DUNQUE, IL GIORNO DELL’IDDIO VIVENTE VIENE E SARÀ ANCHE IL MIO GIORNO. GLI ASSETATI DI GIUSTIZIA SARANNO SAZIATI! I PACIFICI E GLI AMANTI DELL’AMORE EREDITERANNO IL NUOVO REGNO PROMESSO SULLA TERRA. GLI ADEPTI DELLE TENEBRE AVRANNO COME RICOMPENSA LA MORTE SECONDA! PREPARATEVI! IL GIORNO E L’ORA VENGONO! IO SONO PRONTO!…”
Un altro momento toccante arriva quando Giorgio risponde a una domanda dal pubblico sul perdono, presentando un uomo (a telecamere spente), non un uomo qualunque… pentito per quello che ha fatto! Ha donato tutti i suoi averi per vivere semplicemente di sola pensione e di arte, dipingendo quadri. Con questo, Giorgio, guardando tutti ci dice: questo è il perdono da parte di Dio! Sono certo che lo ha perdonato! Pentirsi per le cose fatte, mostrandolo con i fatti e con il cuore. 
Ci spiega anche che il perdono non deve essere forzato, se non si è pronti a perdonare chi ci ha fatto o continua a farci soffrire, rischierebbe di farci peccare di debolezza. L’importante è non provare odio verso di essa.

Durante l’incontro Giorgio ha iniziato a sentirsi sempre meglio, confermandoci di sentirsi rinvigorito. Come sempre è stato capace di donarci forza con le sue parole forti e potenti ma allo stesso tempo amorevoli. Cosi termina in tarda serata l’incontro, rifocillati nello spirito e più forti nell’operatività. 
Una frase in particolare ci ha accompagnato in questi giorni di festa, ripetuta da Giorgio e Pier Giorgio “La gioia del tuo spirito ti condurrà verso la meta”.

Priscilla Caporrino
18 Gennaio 2020

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